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IL TESCHIO E I TATUAGGI MAORI: LA STORIA, GLI USI E I SIMBOLI

Io posso morire. Io posso vivere.

(Ka Mate – Haka Maori)

Hai mai assistito a un Haka? Mani, piedi, muscoli, occhi, voce e gesti, accompagnano le esagerate espressioni del viso, durante una danza marziale impressionante.

Uno dei canti più potenti della Nuova Zelanda è il Ka Mate. Reso popolare in tutto il mondo proprio con il Rugby, grazie alla leggendaria squadra degli All Blacks, nelle sue parole esprime il grande trionfo della vita sulla morte. È proprio da qui, dal Ka Mate, che dobbiamo partire per capire come affiancare due simboli formidabili: il teschio (la morte) e il tatuaggio maori (la vita).

Prima di tutto, però, due premesse:

Il Teschio Maori non è un simbolo maori. Non esiste, nella cultura Maori, la decorazione dei teschi con le tipiche forme dei loro tatuaggi. A differenza dei sanguinari aztechi e le affascinanti civiltà precolombiane, che alzavano interi muri con il cranio dei vinti e realizzavano teschi cesellati, nei polinesiani questo culto manca. Quello che chiamiamo Teschio Maori, quindi, è la fusione di due simboli secondo un punto di vista occidentale. Mi piace ricordare che questa unione ha più a che fare con la nostra cultura che con le tradizioni antiche del popolo della Felce.

– La contaminazione è vita. Oggi unirò due linguaggi di culture fra loro estremamente lontane, perché è funzionale al mio messaggio del contrasto morte/vita. Sono andato nel profondo della simbologia del teschio e ho studiato a fondo la narrazione dei tatuaggi Maori. Nell’arte e nella storia, quando due mondi entrano in contatto, possono elaborare messaggi nuovi, potenti e belli.

‘Kamate Kora’ vuol dire Morte e Vita, ma vince la vita

L’ Haka più famoso del mondo è un canto di guerra. Lo cantano oggi gli All Blacks sul campo, prima delle loro sfide, ma lo cantavano già due secoli fa i soldati maori. Battendo le mani e i piedi, gli occhi sbarrati, fissi verso l’avversario, i poderosi corpi tatuati si muovono come se fossero un solo uomo. Intanto, risuonano potenti le parole “Kamate Kamate Kora Kora”. “Kamate” vuol dire morte. “Kora”, invece, vuol dire vita.

Il Kamate racconta, in realtà, il trionfo della vita sulla morte. Pochi lo sanno, infatti, ma questo Haka nasce all’inizio dell’Ottocento, ideato dal capo tribù degli Ngati Toa. Scampato per un pelo dalla morte per mano delle tribù nemiche, il capo tribù decise di celebrare l’evento, creando quello che in futuro sarebbe diventato un canto conosciuto in tutto il pianeta.

Il testo è bellissimo: la voce guida urla ai suoi uomini di mettersi in posizione e di battere mani e piedi. Poi tutti gridano “possiamo morire!” seguito dal “possiamo vivere!”. Le voci, infine, invocano l’Uomo dai Lunghi Capelli, il Dio Sole che illumina i loro corpi gloriosi. Uno scalino dopo l’altro, si sale alla gloria, fino all’evocazione finale: “Alzati!”

Il rapporto fra vita e morte, nella cultura maori, è sbilanciato a favore della vita. Il teschio dipinto con stile Maori, quindi, deve evocare un senso di rinascita, di trionfo del soffio vitale anche dopo la morte.

Il tatuaggio Maori: un racconto della vita che si arricchisce

Il tatuaggio è un elemento fortemente simbolico e personale nella cultura maori, perché segna le tappe della vita e ne racconta la storia. Ci sono due tipi di tatuaggio: il Moko e il Kirituhi.

Il moko è riservato ai guerrieri e ha un significato sacro: i primi segni vengono incisi sul viso all’adolescenza e rappresentano un importante rito di passaggio. Successivamente, nel corso degli anni, nuovi tatuaggi si aggiungono, ciascuno con il suo carico di simboli riguardo un particolare avvenimento. Il Moko, quindi, è il racconto di una vita intera, con i singoli segni che tracciano un episodio e il disegno globale che rappresenta l’interezza dell’esistenza del guerriero.

I Kirituhi, invece, sono tatuaggi dall’intento più decorativo e possono essere usati più liberamente dei Moko sacri. Carichi di simbolismo, rappresentano la personalità e spaventano i nemici. Il loro significato più profondo, però, è legato alla Felce, simbolo di rinascita e di trionfo della vita.

Il tatuaggio Maori, quindi, deve evocare un senso di rinascita, di trionfo del soffio vitale anche dopo la morte.

La nobiltà del corpo vivo

La straordinarietà del tatuaggio Maori sta nel suo legame elegante con il corpo. Il grande disegno d’insieme è formato da tanti disegni più piccoli che si appoggiano meravigliosamente alle forme del corpo.

I volti di Taihu, le tartarughe sacre, le felci e il sole riportati sui possenti pettorali dei guerrieri si adattano a quel muscolo per poi collegarsi con altri segni al deltoide, al collo, al braccio. Rispetto ai tatuaggi di origine occidentale, che utilizzano il corpo come se fosse la tela di un pittore, i tatuaggi maori richiamano più l’arte dell’intarsio e della scultura, mettendo in risalto le forme del corpo, che diventa parte del messaggio.

A proposito dell’aspetto scultoreo, ho scoperto che la tradizione maori prevede che l’ago vada molto in profondità, perché il tatuaggio assuma un aspetto in rilievo, con il nero che si alza vistosamente dal resto della pelle.

Questa opera d’arte, ovviamente, è indissolubilmente legata al corpo di chi la ospita. Il racconto di una vita, composto e cresciuto negli anni, smette di esistere con la morte. I messaggi che sono racchiusi, però, raccontano sempre la gloria della vita e l’unicità dei guerrieri che li portano con orgoglio.

La mia ispirazione per l’anello Teschio Kamate e Teschio Maori

In un museo berlinese avevo visto la testa mummificata di un guerriero Maori, completamente coperta di stupendi tatuaggi. Da allora, ho desiderato mettere insieme l’atmosfera del teschio, simbolo della morte, e questi tatuaggi, simbolo del trionfo della vita.

Avevo visto che altri avevano proposto dei teschi di ispirazione Maori, ma mi sembravano molto gotici, cimiteriali e secondo me non si sposavano bene con i potenti messaggi che io volevo raccontare. Insieme al designer Andrea, abbiamo fatto due anelli, ricercando la presenza netta del nero tatuato sull’argento e i chiaroscuri netti delle incisioni.

Anello Teschio Kamate in Argento 925 con sfondo legno bruciato
Anello Teschio Kamate – Progettato e Realizzato da Feel No Pain
Anello Teschio Maori in Argento 925 su tronco di legno- Feel No Pain
Anello Teschio Maori – Progettato e Realizzato da Feel No Pain

Li abbiamo chiamati Anello Teschio Kamate e Anello Teschio Maori.

Il messaggio che portano questi simboli è di vitalità, di trionfo sulla morte e di rinascita, con il sapore antico, elegante e misterioso di un popolo di mare che sta agli opposti del nostro mondo.